Download Free Premium Joomla 3 Templates • FREE High-quality Joomla! Designs BIGtheme.net

Alla scoperta del mondo Redoro: il calore e l'accoglienza di un viaggio polisensoriale

Chiamarla azienda è riduttivo, quello che abbiamo scoperto è stato un vero e proprio mondo a sé, caratterizzato da tante piccole realtà, che nella loro complessità ci hanno permesso di vivere un’esperienza davvero unica.  E’ stato come chiudere gli occhi e ritrovarsi proiettati in un’altra dimensione,  che ci ha coinvolto stimolando tutti e cinque i sensi.

Il viaggio ha inizio un sabato mattina a Mezzane, un paesino in provincia di Verona, lontano dal caos della grande città, dove tutto ruota attorno all’Antico Frantoio Redoro, appartenuto un tempo al Conte Giulio Liorsi, che scandisce il tempo e l’attività di tutta la comunità, in particolare nei mesi di raccolta delle olive, da ottobre a dicembre.

E’ il punto di riferimento per i produttori agricoli, che si recano lì per portare il loro raccolto, che presto diventerà Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP.

Matita alla mano, nel calendario vengono segnati i turni di ogni contadino: è fondamentale la collaborazione di tutti, in quanto le olive devono essere lavorate entro 24/ 48 ore dalla raccolta e la disponibilità deve essere massima, tanto da cedere il posto a chi ha più urgenza di procedere.

Nell’Antico Frantoio di Mezzane la molitura delle olive viene effettuata ancora con le antiche macine in pietra e con il sistema tradizionale della spremitura a freddo. Il procedimento prevede che le olive vengano lavate, per passare sotto alla mola in pietra per circa 20 minuti. A questo punto il composto viene pressato e tramite lo schiacciamento si estrae un siero di olio e acqua, che viene poi separato in una vasca di decantazione. 

Pensate che con 1 quintale di olive si ottengono 12 kg di olio extra vergine 100% italiano, e, a quanto ci racconta il nostro cicerone Daniele Salvagno, questa si può considerare un’ottima annata.  La produzione dell’olio è rigorosamente controllata da personale specializzato che segue con attenzione ogni fase di lavorazione, portando a molitura solo olive sane e di qualità.

ulivi

 

Inutile a dirlo, il primo dei cinque sensi ad essere stato stimolato è stato l’OLFATTO, non potete neanche immaginare  i profumi e gli aromi che ti catturano non appena si varca la soglia del frantoio: un profumo di oliva matura, di olio intenso, avvolgente, fruttato, a tratti piccante.

Ed è sempre il naso che ha un ruolo rilevante nella fase successiva, quella della degustazione: prima di tutto bisogna scaldare il bicchierino con dentro l’olio e chiuderlo tra le mani, per portarlo alla nostra temperatura.  Poi togliere la mano che lo copre e annusare tutti i suoi aromi, per lasciare quindi spazio al GUSTO,  con un’analisi che ti permette di cogliere all’assaggio la nota fruttata e rotonda di mandorla dolce, ma anche di carciofo, pomodoro e melanzana.  Una bruschetta di pane caldo con un filo d’olio extra vergine d’oliva Garda DOP e vi assicuro che non serve altro.

Ma tornando a noi, uno dei focus di questo viaggio è stato per  me il tema dell’accoglienza, davvero calorosa da parte della famiglia Salvagno, che ci ha svelato tutti i segreti della produzione Redoro e delle loro terre.  Attraverso le parole di Daniele, traspaiono  i valori che guidano l’azienda: qualità, genuinità, e amore in ogni piccolo gesto, dalla coltivazione delle olive, alla raccolta a mano, fino alla trasformazione in olio extra vergine. Non è mancata una visita all’Antica Locanda del Frantoio,  a pochi passi dal Frantoio di Mezzane, che hanno di recente ristrutturato per avere una zona dedicata a sala degustazione ed un altro spazio adibito a ristorante e cantina, chiaramente con prodotti a km zero, patè di olive nere ed olio rigorosamente Redoro.

Prima di procedere con la visita al secondo frantoio, abbiamo fatto un veloce passaggio in paradiso…immersi tra ulivi e filari di vigne, in un paesaggio unico del nostro Veneto e delle zone del Garda, della Valpolicella e Valpantena: territori dal microclima perfetto per ottenere un olio dalle caratteristiche e dai sapori inconfondibili.  Un panorama mozzafiato, dove si intrecciano ulivi e vigneti, reso ancora più speciale dal timido sole che sbucava tra le nuvole, dopo una mattinata di pioggia, e dai colori dell’autunno che pennellavano con sfumature rosso, giallo e arancio la vallata, stimolando un altro dei nostri sensi: la VISTA.

panorama

Le olive destinate alla produzione REDORO, provengono da tipiche varietà della zona quali Nostrano, Favarol, Grignano, italiane al 100% e senza ogm, vengono raccolte a mano o per mezzo di pettini, seguendo la più tipica delle tradizioni. Avete mai provato ad aprire un’oliva matura direttamente dall’albero? Noi sì al TATTO la sentirete morbida e succosa, dal colore rosso violaceo acceso, sembra quasi una crema, grazie alle proprietà antiossidanti, la vitamina E, di cui è ricca, e i polifenoli.

E l’UDITO anche questo senso, che ancora non ho citato, è stato coinvolto, certo per ascoltare i racconti istruttivi e i piacevoli aneddoti di Daniele, ma anche per isolarsi solo qualche secondo e ascoltare il silenzio e la pace che regna tra quelle colline, un mondo a parte, in cui tutto sembra rimasto com’era tanti anni fa.

Ecco una fotogallery del nostro tour:

 

 

Tornando a noi, al termine della piacevole passeggiata tra gli ulivi secolari, siamo ripartiti alla volta del frantoio principale che si trova a pochi chilometri da Mezzane, precisamente a Grezzana (Verona), ai piedi dei monti Lessini, dove  raccoglie le migliori olive di oltre 1000 produttori agricoli di sette valli vicine. Nel frantoio si esegue l’estrazione a freddo dell’olio extravergine con i più moderni e tecnologici impianti di estrazione dell’olio.

Ecco come funziona il procedimento: inizialmente le olive vengono lavate, poi passano alla molitura, con le mole in pietra, che frantumano le olive, ottenendo una pasta, che include nocciolo polpa e buccia. Si passa poi alla gramolatura in cui la pasta viene rimescolata con delle lame;  il prodotto viene poi distribuito su dischi sovrapposti, detti fiscoli, che lo spremono a freddo. La parte solida, sansa, viene scartata e in questo caso si riesce a separare il nocciolo, che viene utilizzato come combustibile, pensate che ha addirittura quattro volte il potere calorifero del pellet. Si ottiene così un composto di acqua e olio che viene separato con un macchinario apposito; nel frantoio Redoro sono riusciti a trovare un metodo per purificare anche l’acqua delle olive, che si può bere ed è ricca delle caratteristiche benefiche delle olive…insomma come l’abbiamo definita noi mentre la assaggiavamo, una “fonte di eterna giovinezza”.

olioRedoro

L’olio a questo punto va nelle cisterne dove viene mantenuta la temperatura costante, per essere poi imbottigliato ed etichettato. Abbiamo scoperto un’altra particolarità delle bottiglie Redoro, come ad esempio il manichetto, che è una loro prerogativa, e il tappo “antirabbocco”, studiato per evitare gli sprechi e in questo modo incentivare i ristoratori ad utilizzare solo olio imbottigliato da loro, senza la necessità di fare dei “rabbocchi” casalinghi con olio di minor qualità.

La gamma dei prodotti è molto ampia, e abbiamo avuto modo di scoprirla facendo shopping nello spaccio di casa: dalla“lineaINTEGRALE“, ottenuto da olive coltivate in alta collina nel rispetto delle caratteristiche climatiche più tipiche, alla “linea NOSTRANO”, dal sapore dolce e rotondo con vellutati retrogusti di mandorla; la “linea ORO”, particolarmente delicato e dal sapore leggermente fruttato, ottimo per la migliore cucina mediterranea, di tutti i giorni. A questi prodotti si affianca la gamma di oli extra vergini della linea “Antico Frantoio”, tra cui troviamo le linee MORBIUM, INTEGRALE e PERLAROL;  l’olio extra vergine “BIOLOGICO”, le infusioni (al limone, al basilico, al rosmarino e al peperoncino) in olio extra vergine biologico, oltre ad una completa gamma di creme di olive e verdure biologiche sott’olio che completano la gamma e si possono acquistare anche nello shop on line del sito, cliccando a questo link http://www.redoro.it/shop-2/

Ma, come già specificato fin dal titolo, una peculiarità del viaggio alla scoperta di Redoro è stata l’ospitalità, infatti una volta terminato lo shopping, siamo giunti  in uno splendido ristorante all’interno di un’antica villa veronese, dove abbiamo degustato piatti tipici in abbinamento ad un ottimo vino, l’Amarone Bio e il Valpolicella Bio DOCG La Fontanina. Sì perché Daniele Salvagno non si dedica solamente alle olive, ma anche alle vigne, con una piccola, ma pregiata produzione biologica e vegana, che è stata per noi una vera sorpresa.

“La nostra volontà è di dar vita ad un prodotto speciale tutelando le peculiarità del nostro territorio, perfetto per produrre vini naturali e ricchi di personalità. Un prodotto di nicchia, due vini certificati bio al 100% e inoltre i primi vini bio vegani made in Italy. Una piccola produzione che però ci sta dando parecchie soddisfazioni” ci racconta Daniele, mentre concludiamo il tour con una degustazione tra le botti della suggestiva cantina.

amarone

Il sole scende tra le colline e così il nostro viaggio giunge al termine, ma sarà sicuramente solo un arrivederci, e, in attesa di tornare quanto prima, porto con me un bagaglio di conoscenze in più da trasmettere e condividere con voi che ci seguite.

Inutile dire che ho già iniziato a mettere in pratica gli insegnamenti. L’olio extra vergine d’oliva Integrale Redoro si sposa alla perfezione sia con la tradizionale pizza fatta in casa con pasta di kamut e culatello, sia con un piatto veneto per eccellenza: la pasta e fagioli, arricchisce e dona personalità alle pietanze, provare per credere! 

pastafagioliRedoro

 

pizzaRedoro

Buon appetito e buona degustazione di Olio Extra Vergine d'Oliva DOP Redoro! 

Trovate una FOTO GALLERY anche sulla pagina Facebook di Cucina alla Moda: https://www.facebook.com/pg/Cucinaallamoda.Italia/photos/?tab=album&album_id=1365886486807776

Grazie per la vostra attenzione, a presto! 

Maria Chiara 

Pin It